Quarta giornata per la Milano Fashion Week e in passerella oggi sfilano solo grandi nomi. Da Bottega Veneta ad Ermanno Scervino, da Roberto Cavalli ad Antonio Marras per finire con Jil Sander: questa è stata solo la mattinata di questo sabato interamente dedicato alla moda femminile autunno/inverno 2016.
Ancora tanti sono gli show previsti per questa giornata, ma vediamo cosa ne è stato delle passerelle milanesi in questa mattinata di sole.

Bottega Veneta

Il designer della maison ha dichiarato: “Forse è un po’ anni ’60 e ’70, ma con un punto di vista attuale“. La collezione si presenta infatti come un omaggio alla moda spaziale che tanto aveva affascinato designers come Paco Rabanne o Pierre Cardin: il tema è stato tradotto in un’abbondante presenza di dischi satinati su qualsiasi capo. Ormai ve lo ripetiamo da mesi che il trend di quest’anno è ispirato agli anni ’70, quindi Bottega Veneta, come gli altri, non poteva astenersi dal presentare una sua reinterpretazione di quello stile antimoda. La missione della direzione creativa, però, non voleva essere una proposta all’insegna del vintage, ma la rivisitazione di un concetto retrò in chiave odierna. “Ho sempre pensato a vestire le donne e a dare loro delle opzioni. E ho sempre pensato ai pantaloni” – afferma Tomas Maier, stilista della casa di moda: ecco il cambio stilistico della maison, non solo gonne e abiti, ma anche pantaloni.

Ermanno Scervino

Pollice in su per il brand italiano, se non “Made in Florence”, per eccellenza. “Il piumino è il mio amore“, ha raccontato Ermanno Scervino dopo gli interminabili applausi di giornalisti e buyers internazionali. Si ritorna, dunque, alle origini della maison, riproponendo il piumino rigorosamente imbottito di ovatta su giacche, gonne, pull e abiti. Stupenda anche la combinazione di tessuti da quello prettamente maschile in Galles al pied de poule su cappotti e abiti. Infine, degni di nota positiva sono stati anche gli incredibili abiti da sera alla Scervino style in organza e sui toni del blu elettrico.

Roberto Cavalli

Cavalli scende in passerella con una collezione interamente ispirata alla Cina e al gusto orientale che ritroviamo tanto nelle forme, quanto nei dettagli e nelle atmosfere. Il tema è stato reinterpretato secondo lo stile che contraddistingue la maison, amante delle linee aggressive per una donna pantera. Non sono certamente mancate le fantasie animalier, dal leopard allo zebrato, ma è stato dato spazio anche a long dress tempestati di fiori brillanti con giochi di trasparenze. E ancora, mini dress dipinti come vasi cinesi, tute aperte sulla schiena che lasciano intravedere dragoni e bottoni d’oro decorati con pagode.

Antonio Marras

Profumo di Settecento per l’autunno/inverno di Marras. Una collezione dallo stampo delicato con una cartella colori poco azzardata: azzurro, qualche inserto di marsala, nero e qualche verdone militare. I ricami dei capi spalla, delle gonne e degli abiti ricordano i motivi vegetali del liberty che si estendono sui capi come edera che si arrampica sul muro. L’ispirazione a Maria Antonietta in chiave moderna è abbastanza percettibile anche dalla scelta del trucco e parrucco sfoggiato dalle modelle.

Jil Sander

La parola chiave di questa collezione è essenzialità e linee pulite senza troppi dettagli sofisticati. Rodolfo Paglialunga, direttore creativo della maison, ha puntato tutto sul gioco di colori: uno stivale giallo canarino su un abito blu navy, una giacca verde su un pantalone grigio o un pull rosa con colletto giallo che sporge da un completo pantalone blu. Il trucco è semplice, basta abbinare una nuance insolita a un outfit dai colori tenui. Ma siamo sicuri che il risultato sia così spettacolare?

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