Anche le turiste in visita negli Emirati Arabi dovranno rispettare il codice di abbigliamento islamico indossando l’abaya, la lunga tunica nera portata dalle donne musulmane. È quanto riferito dal quotidiano Khaleej Times, che riporta infatti la decisione del comune di Dubai di mettere a disposizione delle straniere che arrivano nel loro Paese in qualità di turiste il lungo camice nero indossato nei Paesi della Penisola arabica. L’abaya copre interamente il corpo della donna eccetto la testa, i piedi e le mani.

In base al ‘Codice di condotta di Dubai’ pubblicato sul sito Internet (del comune, ndr), tutti coloro che visitano edifici governativi e commerciali di Dubai dovranno rispettare il codice di abbigliamento. L’accesso agli edifici ufficiali e commerciali di Dubai potrà essere negato se l’abbigliamento verrà giudicato inappropriato“, spiega il Khaleej Times.

Abaya Dress Design
Abaya Dress Design

Una decisione questa presa in seguito alle numerose lamentele giunte all’amministrazione del Paese da parte degli abitanti sulle abitudini discinte di molte turiste, anche europee, rispetto a quelle che sono le regole del codice di abbigliamento locale. Insomma, le donne occidentali abituate a essere molto più libere nella scelta del proprio abbigliamento dovranno sottostare alle regole di quella che fino a poco tempo fa poteva sembrare una delle città più aperte del mondo arabo. Eppure così non è.

“Non immaginate che tipo di vestiti indossano le donne quando ci fanno visita”, ha detto un funzionario del comune. Il codice sulla decenza afferma inoltre che “in tutti gli altri luoghi pubblici come strade, centri commerciali e ristoranti, i pantaloncini e le gonne devono essere di lunghezza appropriata. Inoltre, i vestiti non devono mostrare in modo indecente parti del corpo, non devono essere trasparenti o riportare immagini e slogan osceni o offensivi“.

Le abaya messe a disposizione dell’amministrazione del comune di Dubai vengono lavate tutti i giorni nel rispetto delle norme igieniche. Capi d’abbigliamento multi uso, che le visitatrici non hanno avuto problemi a indossare. Anzi, sembra infatti che molte di loro si siano mostrate entusiaste di questa iniziativa, scattando selfie e avanzando persino la richiesta di portarle a casa a mo’ di souvenir.