The Fashion World of Jean Paul Gaultier” la mostra itinerante in onore dello stilista francese Jean Paul Gaultier è partita nel 2011 dal Montreal Museum of Fine Arts e dal 1º aprile fino al 3 agosto farà tappa al “Grand Palais di Parigi”. Precedentemente era stata a Dallas, Melbourne, New York, San Francisco, Londra e Madrid, si tratta di un viaggio che racconta lo stile all’avanguardia dello stilista dagli Anni ’70 ad oggi.

Jean Paul Gaultier ha sempre avuto l’appellativo di enfant terrible grazie alle sue folli e provocanti creazioni, come il lancio del bustino che da oggetto del desiderio sessuale, si è trasformato in un vero e proprio capo d’abbigliamento. Questa mostra è un omaggio alla carriera dello stilista che, attraverso abiti su manichini parlanti, fotografie, filmati, cimeli di famiglia, schizzi, costumi per il palcoscenico e per il cinema, riflette la sua creatività e soprattutto la sua vita privata. Una sezione è dedicata alle sue collaborazioni con personaggi del cinema come Almodovar, Besson e Jean-Pierre Jeunet, della danza come Angelin Preljocaj, Maurice Bejart e della musica come Madonna, Kylie Minogue e Bjork. Tra le muse che l’hanno ispirato si ricordano il primo modello transessuale Teri Toye, la modella dal capo rasato Eve Salvail, la cantante lesbica Beth Ditto e la Drag Queen Conchita Wurst.

Ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno di bambino: fare questo mestiere. E lo faccio con amore e passione. Non ho mai pensato che sarei diventato famoso. Ho cominciato ad appassionarmi alla moda da piccolo, dapprima vestendo il mio orsacchiotto Nana e poi le donne in carne e ossa. Non fu Madonna a indossare per prima il mio bustino a coppe coniche, ma il mio orsacchiotto!” ha raccontato lo stilista fracese. (ndr)

Lo scorso anno Jean Paul ha annunciato la fine della sua collezione pret-à-porter per dedicarsi interamente all’haute-couture: “Oggi c’è molto marketing, non si è più liberi. Io sono troppo vecchio per questo” Ha affermato lo stilista e ha aggiunto che: “La moda oggi si è imborghesita, c’è un aspetto molto conservatore. Ma questo permetterà di fare esplodere la creazione. Ci sarà presto un nuovo movimento punk. La moda deve essere uno specchio della società“.

Lo stilista ha voluto che l’esposizione a Parigi trasmettesse brio e spensieratezza come le scenografie durante le sue sfilate; sono state create speciali installazioni multimediali, per permettere a chi le guarda una completa visuale delle sue creazioni di haute couture e pret-a-porter dal 1976 al 2015.
“La mia moda voleva mostrare fin dall’inizio una donna forte, con delle idee, e bisognava che potesse esprimerle. Per me non c’è un’unica bellezza, ma tante differenti. L’importante è la personalità, accettarsi per come si è” ha dichiarato Gaultier.

Una mini galleria sulla mostra itinerante