Largo ai capi in pelle: leather is back!

Le vere fashioniste non hanno lasciato inascoltato il richiamo dei capi in pelle: dalle passerelle ai nostri armadi, la pelle è tornata a far parlare di sé: non più caratteristica dell’abbigliamento aggressivo, dei motociclisti, delle rock star, dello stile punk negli anni ’80 ora la pelle si abbina a gonne di tulle, a romantici vestitini floreali, si indossano leggings con inserti in pelle o ecopelle e persino jumpers, gonne e maglioni abbelliti da geometrici disegni.

Dai marchi d’alta moda fino a quelli low-cost sono arrivate proposte per tutti i gusti e tutte le tasche: Calzedonia ha ricreato i leggings aggiungendo dettagli in ecopelle, seguito da Tezenis; Zara ha proposto cardigan con inserti in pelle, giacchini e mantelle creati dall’accostamento inusuale dell’ecopelle con il crochet. Sulla stessa scia anche Pimkie e i brand appartenenti all’e-commerce hanno proposto capispalla e cappotti dal continuo gioco di pelle alternato al tessuto.

Dalla sponda della haute couture, c’è chi come Hermes ha intrecciato fettucce di pelle creando capi in pelle dai variopinti giochi di forme e colori, e chi ha ha scelto la pelle come emblema del bon ton, firmando, come John Richmond, Marc Jacobs e Proenza Shouler abiti ed accessori di camoscio finemente traforato. Si sono visti stivali, cropped tops, sciarpe elegantemente lavorati; anche l’handmade non ha saputo rinunciare al fascino della pelle: ecco quindi spuntare nei negozi artigiani collane, bracciali e girocolli conciati ed impreziositi con le pietre.

Dallo street style della giacca, dell’accessorio in pelle, si giunge ad un modo tutto nuovo di indossarla: essa diventa chic, crea look eleganti e raffinati, contribuisce a creare forme sinuose e sensuali e mostra tutta la sofisticatezza e la sicurezza della donna che la indossa. L’articolo in pelle non passa mai di moda perché fonde insieme sensualità, fascino ed uno stile rock.

Adesso viene avvertito in modo diverso dai fashion addicted: è sicuramente cambiato il modo di indossarla e di percepirla, ma non quello di amarla incondizionatamente.