Sono numerosi i grandi uomini di potere che scelgono morbosamente il proprio look: Mark Zuckerberg, Steve Jobs, Einstein, Obama, Giorgio Armani e tanti altri. Questi sono stati ciclicamente fotografati con gli stessi outfit in varie situazioni, caso alquanto strano. Il ceo di Facebook ha giustificato la sua scelta dicendo: ”Sono un uomo molto fortunato che tutti i giorni si deve occupare di questioni che interessano miliardi di persone. Per questo cerco di semplificare al massimo le decisioni elementari che riguardano me stesso”. (ndr) Chissà dove sarà finito il loro estro. Sarà colpa della scarsa creatività o è semplicemente un modo per non impazzire di fronte al guardaroba?

Il presidente americano Barack Obama preferisce indossare il suo adorato completo formale declinato nei colori scuri (specialmente il blu navy), camicia bianca e cravatta. Più volte, in diverse occasioni, ha spiegato il motivo: ”Ho davvero troppe decisioni da prendere, ogni giorno. Non voglio prendere anche quelle riguardo cosa voglio mangiare o indossare”. (ndr) Mark Zuckerberg, ceo di Facebook, non la pensa poi così diversamente. In ogni occasione lavorativa e non, Mark indossa ”the same old grey t-shirt”, ovvero ”la solita vecchia maglietta grigia” come l’ha definita il Wall Street Journal e questo non perchè non abbia la possibilità di fare shopping, ma semplicemente per ottimizzazione e soprattutto comodità. ”Vorrei ripulire i momenti che scandiscono la mia vita dalle cose futili, per dedicare tutto il mio tempo utile alla community della mia azienda” ha rivelato l’informatico statunitense. Due opinioni molto interessanti, infatti entrambi hanno in mente una gerarchia in base all’importanza delle cose nella loro vita e l’abbigliamento non rientra nei loro problemi primari. Si tratterebbe di una vera monotonia studiata a tavolino.

Quello di Obama e Zuckerberg non è un caso isolato. Albert Einstein, grande fisico, ha sempre indossato lo stesso abito formale in tweed oppure cardigan e camicetta, senza dimenticare la sua amata pipa. E Steve Jobs, il guru di Apple, ha fatto altrettanto, sfoggiando perennemente un dolcevita scuro, jeans Levi’s e sneakers New Balance grigie. I suoi adorati maglioncini erano tutti disegnati appositamente per lui dal designer giapponese Issey Miyake. Pensate un po’, Jobs ne era così affascinato, che decise di commissionare lo stilista nella creazione di una vera divisa aziendale per lo staff di Apple, ma tutti si opposero e lui decise così di farne una propria identità.

Non dimentichiamo il regista britannico Christopher Nolan che sceglie di indossare abiti scuri ”per sprigionare tutte le sue energie nel cinema”, come ha rivelato in un’intervista al New York Times. Karl Lagerfeld, stilista, fotografo e regista tedesco, sposa in pieno la tesi del look monocorde. Il direttore creativo di Chanel e Fendi veste sempre la stessa divisa piratesca: giacca, pantalone, cravattino e guanti in pelle neri abbinati ad una camicetta bianca. E dulcis in fundo lo stilista italiano Giorgio Armani, conosciuto anche per le sue t-shirt nere e blu da macho-man. Due stilisti dalla creatività illimitata e su di loro non si può di certo parlare di ”monotonia”, ma forse è proprio vera la tesi del: ”riverso l’estro solo nel mio lavoro”.

Il look da boscaiolo dell’eccentrico fotografo Terry Richarson può essere omesso da questo elenco? Assolutamente no, infatti la camicia a quadri rossa e bianca è il suo segno di riconoscimento. Tirando le somme: solo chi ha una propria identità e se ne infischia delle critiche altrui può permettersi la scelta di un look ”ripetitivo”, perchè quando è all’opera è capace di regalare un arcobaleno di sorprese.