Yoox Group lancia sul web il suo primo documentario dedicato a Martin Margiela, un corto che svela l’anima dello stilista tra frammenti del suo percorso creativo e interviste a celebri nomi della moda a lui vicini. La pellicola è in concorso al Tribeca Film Festival di New York e sarà visibile online dal 27 Aprile con il nome ”The Artist is Absent” su tutte le piattaforme digitali dell’e-commerce.

In realtà nessuno sa davvero chi si cela dietro la creazione di un capo o un’intera collezione mostrata in passerella. Lo si intuisce dall’estro, dallo stile e dalla personalità che traspare dai diversi abiti. Tra i non volti più misteriosi e intriganti del fashion system c’è quello di Martin Margiela, uno stilista all’avanguardia, capace di fare dell’anonimato la sua firma.

La regista newyorkese Alison Chernick, già nota per i suoi lavori circa la vita e l’operato di artisti influenti come Matthew Barney e Jeff Koons, ha incontrato lo stilista Martin Margiela sotto commissione di Yoox. L’unico contatto che hanno avuto i due è stata una piccola chiacchierata, dove lo stilista ha stilato per Alison l’elenco di coloro che meglio potevano parlare della sua idea, illustrandone il suo folle mondo controcorrente.

Tra stralci delle sfilate più conosciute, tra cui quella allestita nel 1989 in periferia, in un parco dove i bambini correvano tra le modelle e interviste ai più influenti stilisti che hanno avuto modo di conoscerlo, si illustrano le mille sfacettature che compongono il volto di Martin. Ha operato tra gli anni ’80 e ’90, coinvolgendo intere generazioni di giovani, Suzy Menkes, giornalista e critico di moda, rivela quanto lo stile di quell’uomo all’epoca fosse strong e anti convenzionale, il brioso e visionario designer Jean Paul Gaultier racconta il suo incontro con lo stilista e soprattutto il fatto di essersi subito fatto l’idea che egli avrebbe fatto grandi cose e avrebbe stupito tutti anche i più increduli.

Patrick Scallon, suo pr, riporta la carriera di Martin dagli antipodi alla scomparsa del suo volto fino alla creazione di un grande colosso della moda odierna. Un uomo la cui filosofia mirava a decostruire un abito e ricomporlo con stoffe di altri capi, facendolo a sua immagine e somiglianza, un grande amante dello street style e del punk e soprattutto operava con l’idea che la moda non è lusso e ostentazione, ma creatività e inventiva.

Un’anteprima del corto