Per ogni stilista c’è un capo che più lo rappresenta, che gli ha fatto fare il giro del mondo e che lo ha reso artista. Per Valentino era l’abito rosso, per Coco Chanel il pantalone e per Gianfranco Ferré la camicia bianca.
Ed è proprio a lui che Milano, domani, ha deciso di rendere omaggio con una mostra a Palazzo Reale. Protagonista sarà la sua adorata camicia bianca, la musa che lo ha tanto ispirato, portandolo a rivisitare un capo sottovalutato nel guardaroba femminile.

Come lui stesso ha ammesso, la camicia bianca è il segno del suo stile e, donandogli nuova forma e soprattutto vita, questo grande visionario è riuscito a renderla una vera e propria opera d’arte.
Fulcro della mostra saranno ventisette modelli di camicia, una più scultorea dell’altra, emblema dei vent’anni di attività di Ferré.
Prima di arrivare alla Sala delle Cariatidi, dove sono esposte le sue camice, si passa da una stanza preparatoria al mood della mostra: teli di tulle su cui sono proiettate le immagini dei disegni dello stilista. Non solo una mostra delle sue creazioni quindi, ma una vera e propria celebrazione del suo estro.

Ai lati della sala centrale, sono esposti i disegni veri e propri di Ferré: l’idea seguita dalla creazione, fino ad arrivare alla perfezione sartoriale.
Sul soffitto invece sono proiettate immagini che restituiscono l’idea di struttura e solidità della camicia stessa, contrapponendosi all’astrattezza dei disegni dell’artista.
Rita Airaghi, la storica collaboratrice di Ferré, ora a capo della Fondazione Gianfranco Ferré, ha confessato che non è tutto: prossimamente presenteranno altre due sorprese assolutamente top secret inerenti all’EXPO.

Milano sarà solo la prima tappa della mostra “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré”: le sue splendide camice sbarcheranno oltreoceano, a Phoenix e a Los Angeles, portando in scena l’amore incondizionato per un capo d’abbigliamento e la visione della donna di Ferré: non solo corpo, ma teatro di opera d’arte.