Al Pitti Uomo ogni anno si aggirano attorno alla Fortezza da Basso addetti ai lavori, fashion blogger, stilisti, modelli e poi chi proprio non c’entra nulla e sta lì ad aspettare una fortuita entrata a sgamo, sfidando il caldo e vestiti di tutto punto con outfit studiati attentamente per apparire e cercare un minimo di notorietà nella vetrina mondiale dello street style.
L’essere alternativo nell’abbigliamento è una carta vincente, come dimostra Niccolò Carradori, che fa il verso a chi puntualmente ad ogni evento dedicato alla moda e fashion week si veste in maniera stravagante per attirare l’attenzione.

Niccolò, ispirato da Hannah Ewens, -che ha realizzato un reportage sulla London Fashion Week acquistando abiti del tutto scombinati e a poco prezzo riuscendo a farsi fotografare senza cognizione di causa- ha deciso di intraprendere anche lui questa iniziativa beffarda e ironica.
Dopo essersi fatto una veloce cultura sui nuovi trend grazie a Instagram, Niccolò è andato alla ricerca dell’outfit più stravagante e scombinato, tra mercatini dell’usato, negozi cinesi di chincaglierie e varie catene low-cost.
Il risultato è stato del tutto inaspettato. Rispolverando la tunica della prima comunione e abbinandola a pantaloni neri, rigorosamente con risvolto, Niccolò ha sfoggiato il suo primo outfit con orgoglio, girovagando senza meta per il Pitti.
Con il primo look il riscontro non è stato molto fortuito, ma il temerario ragazzo non ha mollato e ha provato con il suo secondo outfit composto da pantaloni gialli cerati, recuperati da qualche cantiere, e una giacca blu molto elegante. In un attimo gli occhi dei numerosi fotografi erano puntati su di lui che, senza che ne fosse realmente consapevole, ha riscosso un enorme successo.

La cosa più assurda, che fa sorridere e rosicare d’invidia gli addetti ai lavori, succede quando Niccolò viene intervistato dall’inviata di Harper’s Bazaar China che, incuriosita dal suo look, gli chiede quanto tempo impiegasse per curare il proprio aspetto e quanto invece per prepararsi la mattina.
Niccolò stupito rispose: “È il lavoro di una vita”, sorridendo sotto i baffi.
Dopodiché l’inviata gli ha chiesto un consiglio da poter dare ai giovani cinesi in fatto di moda, e lui con fare da esperto gli ha consigliato il pantalone giallo cerato, sicuramente ideale per la stagione estiva.

L’esperimento sociale di Niccolò fa riflettere su quale sia la vera importanza di queste manifestazioni fashion e su quanta gente sia realmente interessata e quanti, invece, siano lì senza un reale scopo, ma solo per avere un attimo di notorietà che svanirà una volta tornati a casa.