Nathalie Croquet, fashion e beauty stylist, lancia Spoof, un progetto parodia ideato con l’aiuto del fotografo Edie Campbell.
Riprendendo le stesse pose, abiti, accessori e location delle più famose campagne pubblicitarie, come Carla Boscono per Givenchy, Gisele Bundchen per Sonia Rykiel, fino a Edie Campbell per Lanvin e ancora annunci come Lancôme e Isabel Marant, scatta istantanee viste dal suo occhio ironico, facendo posare modelle più in carne e âgé.

Una sorta di ritratti che rappresentano una campagna immaginaria che la stylist ha condiviso sui social network, lanciando così un novo messaggio di riflessione sul concetto di donna e sul vero senso della bellezza, che è sempre un ottimo motivo di discussione.
Una scelta, quella di Nathalie Croquet, dettata dalla sua professione di beauty stylist da sempre circondata da bellezze divine, ora mette in discussione gli attuali standard di bellezza sempre più eterei e mai realistici.
In questi scatti non si intravede un narcisismo esagerato, con modelle in pose plastiche con pelle liscia e vellutata, ma bensì ironia: i soggetti sono modelle in carne, con pelle naturale. con segni dell’età, rughe e capelli in disordine.
Le foto scattate riprendono totalmente le originali campagne pubblicitarie con una sostanziale differenza, la denuncia da parte della fotografa con un tocco di umorismo.
A primo impatto ironica e per certi versi comica, il progetto Spoof ha un messaggio più profondo: è un tributo alla bellezza naturale.

A chiarire lo scopo di questa iniziativa è lei stessa: “L’idea mi è venuta quando mi sono resa conto che per spiegare alla mia squadra di fotografi, truccatori, parrucchieri, quello che avevo in mente per i servizi fotografici, ricreavo sempre degli autoritratti. Questo ci ha sempre fatto molto ridere. Così l’idea è nata da sé. Paradossalmente questo potrebbe essere interpretato come scherno o sarcasmo, invece è un tributo. Non vuole essere né un plagio, né discorso critico, ma è un qualcosa di divertente che ho creato durante una pausa giocosa del mio lavoro. Qualcosa di divertente che è stato poi interpretato con una profondità che non ci aspettavamo. Oltre alle risate la riflessione ci sta sempre”. (ndr)

Un tocco di umorismo dietro il quale si nasconde anche la volontà di mettere in discussione gli attuali standard di bellezza, ha reso il progetto di Nathalie Croquet di forte impatto mediatico, e lascia riflettere sulla realtà del mondo della carta patinata.