Parola d’ordine per la primavera 2016: customizzare. Ebbene sì. Se volete essere cool, mettete una pezza. Dove? Ovunque: t-shirt, jeans, vestiti, salopette, bomber, sneakers, borse, giubbini e persino la lingerie. Nell’era dell’omologazione, per distinguersi dalla massa ed esprimere la propria personale unicità può venirci in aiuto anche la moda. Allora, via libera alla patch mania. Direttamente dagli anni ’90 torna la tendenza a personalizzare i capi con spille e toppe coloratissime per un look glam-rock. Che sia un capo da passerella o un giubbotto in denim DIY, oggi sempre più trend setter comunicano così la propria individualità, un personale stato d’animo, ma anche la propria appartenenza a una causa politico-sociale.

Un patchwork di messaggi, disegni ironici e simboli del linguaggio digitale, cartoon, numeri, scritte e fumetti pop. E se il denim è sicuramente il tessuto più sfruttato per creare divertenti e colorate composizioni, con il suo stile casual e un po’ grunge, anche i cappotti e le giacche in tweed, le borse in pelle, gli zaini, i cappelli in maglia e le scarpe si trasformano nella tela su cui i designer più creativi si sbizzarriscono. È stata la collezione donna primavera estate 2016 di Marc Jacobs a riproporre su capi e accessori quel mood anni novanta mai passato di moda e che, anzi, ora si è fatto virale.

Volete un consiglio per rendere ancora più inimitabile il vostro stile? Scegliete, ad esempio, una giacca in denim, magari un po’ over, e decoratela voi, con le toppe termoadesive o da cucire una ad una. Non ci sono regole precise, tutto è permesso, l’importante è averle. Dove trovarle? I mercatini vintage sono indubbiamente il posto migliore per trovare pezzi unici, ma anche i brand low cost le hanno inserite tra gli accessori delle loro collezioni. Dunque, non vi resta che scegliere le vostre preferite.