Coco Chanel è stata una rivoluzionaria del suo tempo. Con le sue creazioni, dai primi cappellini in paglia ai tailleur in jersey, ha decisamente modificato il concetto di moda femminile, affermando uno stile più semplice, all’avanguardia e deciso che ha del tutto sostituito le pomposità della sua epoca.
Oggi, nell’immaginario comune, mademoiselle Chanel è considerata una femminista, e in un certo senso lo è. Le sue creazioni erano pensate per donne attive che non passavano le loro giornate alla pratica dell’ozio nei loro appartamenti lussuosi, i suoi abiti erano ricchi di contrasti in quanto contenevano elementi appartenenti sia allo stile femminile che a quello maschile (da qui la nascita dello stile androgino per le donne) e soprattutto lei era una gran lavoratrice, titolare di se stessa, che aveva iniziato da una piccola bottega arrivando a costruire un grande impero.
Tutto questo, però, non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di un uomo, Arthur Capel, meglio conosciuto come Boy, il grande amore di Coco.

Arthur Boy Capel era un ex giocatore di polo e un ricco e facoltoso industriale inglese impegnato nell’esportazione del carbone. I due si conobbero nei primi anni del ‘900 nella residenza di Etienne de Balsan, primo amante della stilista e amico di Capel. A differenza di Balsan, Boy (così chiamato amorevolmente da Coco) era affascinato dai progetti di Chanel nel campo della sartoria e assecondò il suo desiderio di aprire una modisteria finanziandola. Grazie al suo aiuto economico, nel 1910 Coco Chanel si spostò dal suo modesto appartamento in cui aveva iniziato a lavorare e aprì il suo primo atelier a 31 Rue Cambon, ancora oggi il quartier generale della maison.

Boy non era solo il suo finanziatore, colui che le aveva permesso di avviare la sua attività, ma era principalmente il suo amante nonché il suo più grande amore. I due iniziarono una storia d’amore ricca di passione e ammirazione reciproca. Insieme frequentavano i saloni più mondani della città, andavano ai balli e partivano per lunghe vacanze nel mare della Normandia, dove Coco traeva spunto per i suoi completi alla marinara.
Proprio durante una delle loro vacanze a Deauville nel 1913, Boy capì che quella cittadina della Normandia, frequentata da ricchi signori provenienti da grandi città come Parigi e Londra, poteva essere il luogo ideale per avviare una vera e propria attività di moda. Così decise di finanziare nuovamente Coco, e proprio a Deauville nacque la prima boutique Chanel.
L’ispirazione dovuta a quell’atmosfera rilassata della Normandia, portò Coco a staccarsi del tutto dalla moda complessa e scomoda della città. Bustini stretti e impalcature vennero sostituiti, al loro posto emersero abiti leggeri dallo stile balneare in lino e con ricami in pizzo, semplici cappelli privi di fronzoli, maglioni a righe e pantaloni comodi. Ad attrarre soprattutto Chanel era lo stile degli uomini vacanzieri, e affascinata dal guardaroba di Boy- che conteneva indumenti sportivi e per le occasioni non formali- trasportò alcuni elementi maschili all’interno del mondo femminile.

Lo scoppio della prima guerra mondiale fece decollare l’attività di Chanel. Sotto suggerimento di Capel, che nel frattempo era stato arruolato come ufficiale ed emissario diretto tra il primo ministro inglese e i vertici militari francesi, la stilista non chiuse la sua boutique di Deauville, che rimase l’unica aperta in tutta la cittadina nonché punto di riferimento per le signore di un certo rango che amavano distrarsi con gli acquisti.
A causa della sua alta carica, Boy passava gran parte del suo tempo a Londra. Proprio nella capitale inglese conobbe Diana Lister, una ricca ragazza proveniente da una famiglia aristocratica.
Alla fine della guerra Capel venne nominato segretario politico e per confermare ulteriormente la sua posizione aveva bisogno di un matrimonio facoltoso. Per quanto amasse Coco, ella era considerata inadatta ad un uomo del suo rango a causa del divario sociale. Nel 1918, Boy sposò Diana ma, non riuscendo a staccarsi da lei, non interruppe mai la sua relazione con Coco. I due infatti passavano molto tempo insieme e Capel tornava a Parigi tutte le volte che poteva. Il suo matrimonio non durò a lungo e presto divorziò dalla moglie. Trasferitosi di nuovo in Francia sembrava deciso a voler andare a vivere insieme a Coco, la donna della sua vita. Quello che sembrava il coronamento di un amore passionale, e doloroso allo stesso tempo, finì invece con una tragedia. Il 22 dicembre del 1919, mentre si stava recando a Monaco con la sua Rolls Royce, Boy ebbe un incidente d’auto dove perse la vita. L’automobile, infatti, slittò sulla strada ghiacciata e finì contro un albero.
Nonostante le varie relazioni avute nel corso della sua vita dopo la morte di Boy, il dolore per la perdita dell’uomo che ha amato più di ogni altro hanno portato Coco Chanel a non voler convolare a nozze con nessuno, rimanendo così una madeimoselle.

In omaggio a Boy Capel, Karl Lagerfeld ha realizzato nel 2013 una borsa che porta il suo nome. La Chanel Boy, diversa dallo stile delle celebri 2.55 e 11.12 della maison, è entrata nel giro di poco tempo nell’Olimpo delle It bag.

Viviana Guglielmino