Non rose rosse, ma mazzi di scarpe, a spillo magari, ed ogni donna è subito felice. Perché l’intransigente universo femminile si trova ad essere così schiavo di questo accessorio?

In Sex and the City la protagonista spende 40mila dollari in scarpe in sole sei stagioni, la durata è di undici anni, ma se si considera che un sondaggio del Daily Mail asserisce che nell’arco della vita si possiedono in media venti paia di scarpe, Carrie Bradshaw ha davvero esagerato.
La donna simbolo dell’ossessione da scarpe sarà sempre, Imelda Marcos, l’ex first lady delle Filippine che ne possedeva 2700 paia. Mentre il popolo moriva di fame la moglie del Ferdinand Marcos si occupava di scegliere l’ultimo modello di ballerina. L’ insano, oltreché crudele vizio costò caro non solo economicamente, ma i due furono spodestati per corruzione ed eccesso di spreco, Imelda fu costretta a scappare da palazzo con un paio di espadrillas e il suo guardaroba è diventato parte del museo Marikina a Manila.

Per non parlare di Cenerentola, la ragazza che grazie ad un paio di décolleté ha trovato il suo principe azzurro. Certo, la storia di una nottata a ballare su un tacco di cristallo doveva per forza prevedere un lieto fine se si considera i dolori ai piedi, ma anche questo ci conferma che quella che le donne hanno per le scarpe è una vera e propria ossessione.

Passando davanti ad una vetrina ci si ferma ore e ore a contemplare sneakers, mocassini o stringate, eppure l’attenzione che si dedica ai piedi nella quotidianità è praticamente nulla.
Le spiegazioni possono arrivare da vari studi. Secondo gli psicologi il piede è il mezzo di trasporto per antonomasia e quindi scegliere una scarpa è scegliere di essere autonomi. Da un punto di vista sociologico il professore francese Jean Servier sosteneva che camminare con le scarpe significa prendere possesso della terra.
Nella cultura occidentale le cose sono diventate più esplicite, si associano ai tacchi a spillo idee come “ragazza frivola” piuttosto che ad anfibi qualità come “tipa tosta”.
Ma a fare tutto sono le donne: durante il primo appuntamento con un uomo, gli occhi ricadono sulle scarpe che indossa per determinare la posizione sociale, l’attenzione ai dettagli e il senso estetico, l’universo maschile invece, non ci fa neppure caso e si focalizza sull’attrazione sessuale, guardando il sorriso e il modo di fare.
Insomma i soldi spesi in calzature sono un pessimo investimento per chi vuole abbordare, ma cosa ci si può fare, gli anni passano, gli uomini tradiscono o abbandonano, le scarpe rimangono fedeli a sostenerci.

L’eleganza di un paio di tacchi di Christian Louboutin è un principio indiscutibile quanto le leggi gravitazionali di Newton. Una donna lo sa bene, le scarpe hanno fatto la nostra storia, ad ogni passo si lascia una traccia sul territorio e bisogna dirlo, lasciare un segno con i sandali di Manolo Blahnik o le lace up di Jimmy Choo ha tutto un altro stile.