A Sanremo 2016 ha vinto lui. Non cantava, ma era sul palco con le sue creazioni. Gianluca Saitto ha fatto sognare ogni donna italiana con i vestiti realizzati per la cantante Patty Pravo, che ora ha fatto del giovane stilista il suo couturier preferito. Il designer è riuscito ad emergere ed è diventato una delle firme più chiacchierate del momento, ma chi è davvero Gianluca Saitto? Conosciamolo meglio.

Classe ‘84, milanese dalla nascita, sviluppa sin da piccolo il gusto per la scenografia e la teatralità. Al momento della scelta dell’Università si iscrisse alla facoltà di Architettura con indirizzo Scenografia e Costume a Firenze, un corso attraverso il quale approfondì le sue abilità creative, che successivamente si sono rivelate di grande importanza per la sua carriera da stilista.

Il passo decisivo verso il mondo della moda avvenne con il suo ritorno a Milano, quando si iscrisse alla magistrale di Fashion Design. Sono questi gli anni in cui Gianluca Saitto realizzò l’ Abito Cremino, fatto solo con gli involucri dei cremini della Cioccolateria Guido Gobino, facendo sì che il suo talento passasse subito all’occhio di tutti. In questi anni sono state tante le celebrità che hanno saputo apprezzare il suo gusto tra cui Gianna Nannini, Morgan, Andrea Mirò, la soprano Franca Fabbri, la mezzo soprano Irini Karaianni, ma specialmente Patty Pravo di cui divenne lo stilista ufficiale nel 2012 e con la quale ancora adesso continua la collaborazione.

Questi ultimi anni sono stati ricchi di emozioni, Gianluca Saitto ha aperto un atelier nel cuore di Milano, ha presentato molteplici collezioni avvicinando sempre più persone al suo stile. Ora si racconta a Blog di Moda e svela la sua ultima collaborazione con un cantante che ha fatto la storia della musica italiana.

Lei è noto per i suoi abiti teatrali quasi “prestati” dall’architettura, come ha inizio il suo processo creativo? Il DNA del suo brand?

Il mio processo creativo è in continua evoluzione: l’ispirazione arriva da un viaggio, da un incontro, da una mostra… tutti questi elementi risvegliano il mio gusto e la mia sensibilità, dando origine alla creazione.
Le tre parole che utilizzerei per descrivere il mio brand sono: unico, dinamico, prezioso.

Si ricorda la sua prima sfilata? La sua prima collezione nel 2013 era Galassie, ora ha presentato Egitto, cosa è cambiato in questi anni?

Tutte le tappe della mia evoluzione e della mia carriera sono momenti che fanno parte dei miei ricordi. Io vivo il presente, i ricordi sono un bagaglio da cui attingere e da cui nasce la mia esperienza. Negli anni cambia la consapevolezza, si ambisce sempre a migliorarsi, e perfezionare il proprio lavoro.

A Milano ha aperto un atelier in Brera, entrare nel suo negozio è come entrare in uno degli antichi caffè ottocenteschi. Nel cuore di una città moderna rievoca l’epoca barocca e il gusto per la ricercatezza, qual è il messaggio che vuole dare ai suoi clienti? Come vuole che si sentano?

Ho voluto creare qualcosa che si distaccasse dalla “normalità” e che andasse oltre ad una normale esperienza di negozio, un luogo intimo e riservato che facesse sentire le persone “a casa”. Il mio atelier rispecchia il mio mondo, i miei gusti ed è uno specchio di ciò che mi piace.

Dal 2012 lei è lo stilista ufficiale di Patty Pravo, come è nata questa collaborazione? Ora il suo nuovo album ha come cover uno degli abiti firmato Saitto, deve andarne molto fiero, cosa vi unisce?

Ho incontrato Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, ormai più di quattro anni fa, e la nostra collaborazione artistica dura tutt’ora. Questa “unione di anime” mi ha dato l’opportunità di vivere delle esperienze singolari e bellissime, tra cui anche vestirla per il suo nuovo album e partecipare come suo stilista lei a Sanremo.

Lei è per definizione lo stilista del ricamo, dettaglio che non manca mai nelle sue creazioni e che realizza sempre a mano, cosa ne pensa della moda di oggi e del fast fashion?

Sono due mondi molto diversi: la moda di oggi si basa soprattutto su regole commerciali, togliendo così un po’ della poesia che caratterizza il processo artistico e creativo. Anche se ultimamente ho notato una maggiore attenzione da parte del pubblico per tutto ciò che è artistico e artigianale. Non rinuncerò mai alle mie idee e alla mia identità, per questo le mie collezioni rimarranno sempre a un livello che possa consentire sempre la qualità e l’unicità di ogni singolo capo.

È partito come studente di architettura a Firenze e ora è uno stilista affermato a Milano, che sorprese riserva per il futuro? Quali sono i suoi prossimi progetti?

Nel panorama italiano sono tante le mie collaborazioni con artisti come Patty Pravo e Loredana Bertè. L’ultima, è e sarà quella con Renato Zero, che indosserà le mie creazioni realizzate apposta per lui durante i concerti di giugno all’Arena di Verona. Dopo mi piacerebbe iniziare una collaborazione con qualche artista internazionale.

Vorrei crescere, e non soltanto in Italia. Il mio sogno è raggiungere un pubblico più ampio, farmi conoscere dai grandi magazzini di lusso e, perché no, aprire anche una boutique all’estero.