Prima del successo nel campo della moda e della consacrazione a supermodel, Tyra Banks era una ragazzina con scarsa autostima e vittima del bullismo.
Come la stessa modella ha dichiarato durante una puntata suo reality show “America’s next top model” dedicata ai difetti fisici, a scuola Tyra era spesso denigrata per il suo essere in sottopeso, per la sua altezza e per la fronte troppo alta.
La moda non era assolutamente nei suoi programmi, ma fu grazie ad un compagno di classe che la spronò a tentare questa strada se Tyra iniziò ad interessarsi a questo mondo.

Come altre modelle, Tyra Banks inizia giovanissima la sua carriera nel campo della moda. A 15 anni, con l’aiuto della madre Carolyn, compone il suo primo book fotografico e muove i primi passi all’interno di questo settore. Dopo essere stata rifiutata da diverse agenzie, viene notata dall’Elite model management che le propone di trasferirsi in Europa, cosa che farà solo dopo aver preso il diploma. Al contrario degli altri, l’agenzia aveva visto nella Banks un gran potenziale e una bellezza da far uscire fuori.
Nel 1991 si trasferisce a Milano e in poco tempo conquista il settore: posa per Dolce & Gabbana, Yves Saint Laurent, Ralph Lauren, compare nelle copertine di Elle e Teen Vogue e sfila per Chanel, Valentino, Donna Karan, Fendi e molti altri.

Il mondo della moda si trovava difronte al cosiddetto “fenomeno Banks”, dovuto al grande successo suscitato dalla modella durante la sua prima stagione lavorativa.
Infatti Tyra rappresentava un modello di bellezza diverso dal solito, totalmente differente rispetto alle modelle in voga in quel momento. L’arma vincente era proprio il suo aspetto, tanto preso in giro durante gli anni del liceo. Con i suoi grandi occhi verdi, la pelle ambrata e gli alti zigomi, incantò diverse case di moda che la vollero a tutti i costi durante le loro sfilate.
Inoltre Tyra, insieme a Naomi Campbell, rappresentava una delle poche modelle di colore in circolazione durante gli anni ’90, e fu la prima ad apparire sulle copertine di GQ e Sports Illustrated.

Nel 1997 riceve il premio di “Supermodel of the Year” da VH1 e nello stesso anno viene scelta da Victoria’s Secret per indossare il Fantasy Bra Diamond Dream. La sua esperienza come Angel del brand di lingerie più famoso al mondo dura per ben 10 anni, fino a quando nel 2005 la Banks decide di abbandonare definitivamente le passerelle per dedicarsi ad altri progetti.
Da supermodella Tyra è diventata un’imprenditrice di successo. Dopo l’addio alle passerelle, realizza e conduce diversi talk show come The Tyra Banks Show, dove fa uso della sua esperienza adolescenziale per aiutare donne con scarsa autostima ad apprezzarsi e amarsi, e il celebre reality America’s Next Top Model, che è arrivato alla sua ventiduesima ed ultima- in base a quanto è stato dichiarato dalla modella lo scorso 14 ottobre- stagione.

Sembra strano immaginarsi una donna bella e sexy come Tyra come un brutto anatroccolo in attesa di trasformarsi in uno splendido cigno, ma soprattutto sembra strano immaginarsela davanti allo specchio intenta a contemplare il suo corpo, oggi invidiatissimo dal popolo femminile. La sua scarsa autostima l’ha però portata all’affermazione, le ha dato fame e sete di realizzazione personale. Da queste esperienze, la Banks ne ha ricavato un motivo per aiutare gli altri ad apprezzarsi, e come ha scritto lei stessa sul suo libro Modelland “bisogna celebrare l’individualità e la bellezza unica” -e poi riferendosi al libro –“trasporto i lettori nel mio stravagante mondo magico di fantasia, cosparso di scorci della mia vita personale, di esperienze che ho vissuto e un messaggio più grande di bellezza e di autostima”.

Una grande donna che ha fatto dei suoi difetti il punto di partenza per l’individualità. Ed con questo pezzo che ho voluto celebrare i suoi 42 anni. Tanti auguri Ty.

Viviana Guglielmino