Non vogliono gli ulivi? E noi boicottiamo Vuitton“. È questa la riposta di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a Bari, a margine di un incontro in seguito alla decisione francese di non acquistare più prodotti vegetali pugliesi. Una questione che sembra seguire il detto “occhio per occhio, dente per dente”. La Meloni invita infatti l’Italia a essere solidale nei confronti della Puglia, interrompendo gli acquisti di borse firmate dal brand francese Louis Vuitton.

Giorgia Meloni ha infatti dichiarato: “Penso che si debba rispondere con la stessa moneta. Se la Francia, in maniera abbastanza cieca, boicotta i prodotti pugliesi perché qui si sta affrontando un problema, credo che con la stessa determinazione si debba dire che i pugliesi e gli italiani solidali con la Puglia debbano boicottare i prodotti francesi“.

Quella di Giorgia Meloni è una vera e propria ritorsione nei confronti della Francia. In questo modo si sta però trascurando un problema molto più importante. Mentre le borse griffate non risultano essere anche loro affette da Xylella, il problema del parassita è una vera e propria emergenza per la produzione pugliese, che ha portato i consumi francesi davanti alla scelta di un necessario blocco preventivo. In merito al problema della produzione vegetale hanno protestato anche spagnoli, portoghesi, croati e austriaci, tutti in ansia per il loro vino. Dovremmo quindi bloccare qualsiasi commercio per ripicca o risolvere una situazione che danneggia l’economia e l’immagine dell’Italia?